Forniamo consulenza tecnica gratuita per ottimizzare le lavorazioni riferendoci, non solo alla specifica della mola, ma anche ai parametri di utilizzo macchina e a tutti quegli aspetti che, insieme ad una buona mola abrasiva, determinano il risultato di rettifica.
Il nostro scopo è migliorare continuamente le prestazioni delle mole con la ricerca di nuove specifiche realizzate collaborando con fornitori e produttori di macchine.
Tramite il nostro database e la nostra esperienza siamo in grado di consigliarvi la mola più adatta alle vostre esigenze.
Qui sotto potete trovare alcuni nostri suggerimenti. Per qualsiasi ulteriore informazione contattate direttamente i nostri tecnici.
Possiamo diamantare una mola per ripristinare il suo profilo o per ravvivarne la taglienza.
Lo stelo dell’utensile deve essere ben bloccato e sporgere il meno possibile dal supporto, mai più del doppio del suo diametro.
Non usare utensili a diamante singolo se la faccia di ravvivatura supera 1 mmq.
L’utensile deve essere inclinato di 10-15° e ruotato di frequente per evitare la formazione di facce piane.
Abbondare con il refrigerante e dirigerlo in zona di contatto mola/diamante.
Evitare la diamantatura a secco, genera temperature fino a 1200°C pericolose per il diamante e la mola.
Non esistono parametri fissi di ravvivatura, dipendono da grado di finitura, tipo di diamante, lavorazione. Variandoli, possiamo però cambiare il comportamento
della mola.
Per sgrossare o per faglia tagliare meglio possiamo aumentare la velocità di traslazione del diamante (fino a 500 - 800 mm/min.) e la sua profondità di passata.
Si crea così sulla superficie della mola una sorta di filettatura che ne spazia e granelli a contatto con il pezzo e favorisce l’azione di taglio.
In finitura dobbiamo far traslare più lentamente il diamante (100 - 300 mm/min.) ma senza esagerare per non avere problemi di bruciature o martellamenti sul pezzo. Queste variazioni di comportamento sono più evidenti con i diamanti singoli, a scalpello o a rotella. Gli utensili a pastiglia a volte non riescono a produrre i
cambiamenti desiderati.
A volte bastano semplici precauzioni per evitare inutili rischi.
Elenchiamo qui le regole principali, per informazioni più dettagliate consultate il codice di sicurezza FEPA.
RICEVIMENTO, CONSERVAZIONE E MOVIMENTAZIONE
Al ricevimento, verifica sempre l’imballo e l’integrità delle mole con il trasportatore. Non montare mai mole danneggiate. Le mole sono fragili, non devono mai cadere, essere urtate o rotolare sul pavimento. Conservale in locali asciutti, senza grossi sbalzi di temperatura e protetti dal gelo. Non superare mai la data di scadenza, se è indicata.MONTAGGIO
SPEGNIMENTO DELLA MACCHINA
Prima di spegnere la macchina, ferma il flusso del refrigerante e fai girare la mola a vuoto per qualche minuto, per espellere il liquido che contiene.
Lascia che la mola si fermi da sola, senza far pressione sulla sua superficie. Quando spegni la macchina, controlla che la mola sia ben ferma prima di andartene.
DURANTE LE LAVORAZIONI
I parametri di lavoro e la ravvivatura cambiano il comportamento delle mole. Variandoli possiamo usare la stessa mola per diverse lavorazioni o migliorare il suo rendimento.
Le variabili sono:
RIGIDITÀ MACCHINA
Più la macchina è rigida, più la mola si sgrana. Usare in questo caso mole più dure di quelle da montare su macchine meno rigide o con gioco sul mandrino.
SUPERFICIE DI CONTATTO MOLA/PEZZO
Se è piccola, la mola taglia e non si intasa. Se vogliamo che la mola tagli di più possiamo diminuirla, riducendo ad esempio lo spessore della mola in tondo e tangenziale. Nella rettifica ad asse verticale, possiamo smussare il bordo delle mole a tazza o ridurre il numero di settori abrasivi montati in macchina.
VELOCITÀ PERIFERICA MOLA
Di solito, la velocità di utilizzo ottimale è di poco inferiore o coincide con la massima indicata.
Diminuendo la velocità periferica, la mola perde durezza e migliora la sua capacità di taglio, a scapito della finitura. Indicativamente, ogni 5-8 m/sec di riduzione la mola perde un grado di durezza. Meglio comunque non esagerare, una mola troppo lenta si sgrana prima che i granuli abrasivi riescano a lavorare.
Se invece vogliamo che la mola tenga il profilo o finisca meglio, aumentiamone la velocità senza superare la massima indicata perché potrebbe esplodere.
VELOCITÀ PERIFERICA PEZZO
Se diminuisco la velocità del pezzo la mola taglia meglio, perché ogni suo granulo deve asportare più materiale ed è quindi più sollecitato. Non è però una regola fissa, per mole di durezza medio/alta la maggior sollecitazione sulla mola annulla i vantaggi di questo accorgimento.
Normalmente la velocità del pezzo può variare tra 10 e 20 metri/minuto. Nella rettifica tangenziale questo valore corrisponde alla velocità della tavola.
ALIMENTAZIONE
Può variare tra 1/3 e 1/4 dello spessore mola per ogni giro del pezzo o, in tangenziale, per ogni spostamento laterale della tavola. Aumentandola, la mola taglia meglio. Se esagero la mola tende a bruciare e a perdere capacità di taglio perché i suoi granuli non hanno il tempo di lavorare come dovrebbero.
PROFONDITÀ DI PASSATA
Dipende dal grado di finitura da ottenere e dalla granulometria della mola, non ci sono parametri fissi. Aumentandola, cresce lo sforzo sui granuli abrasivi e la mola tende a sgranarsi, migliorando la sua capacità di taglio.
Velocità del pezzo, alimentazione e profondità di passata vanno correlati e bilanciati secondo la lavorazione e i risultati da ottenere.